Una rivista è un prodotto culturale ed editoriale in grado di evocare una tradizione, le cui radici affondano nella stagione a cavallo tra il secolo lungo ed il secolo breve e riprendono una ricca e vivace abitudine ad approfondire i fermenti presenti nella società.

Il Laboratorio, associazione culturale nata con lo scopo di studiare il Novecento e la contemporaneità, non poteva non impegnarsi ad editare una rivista capace di fissare i propri giudizi sulla condizione in cui essa è immersa.

Scegliendo la cadenza mensile, ha voluto privilegiare una tempistica delle uscite che evitasse lo scivolamento verso una sorta di inadeguata sedimentazione o, al contrario, una lontananza rispetto al ricordo ed alle emozioni trasmesse dagli avvenimenti richiamati.

In un primo momento è stato proposto un prodotto all’insegna dell’essenzialità, quasi minimale, che, mano a mano, si è sviluppato fino ad assumere un’apprezzabile consistenza, contenitore di numerosi spunti e di adeguate collaborazioni.

Anche l’impostazione, ordinata secondo temi tradizionali, e con rubriche che non mancano mai all’appuntamento prestabilito, determina un’impostazione sobria ed essenziale, tipica di un profilo volontaristico che non intende sfigurare, però, di fronte a chi compie e sviluppa scelte più stringenti sotto il profilo professionale.

Ciò rende Il Laboratorio – mensile una voce libera, scevra da qualsiasi compromesso, se non quello determinato dal confronto di impostazioni anche differenti, che sanno arricchirsi all’interno delle diverse sensibilità, determinando una percepibile e coerente linea editoriale. 

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